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Catacombs of Praetextatus

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The Catacombs of Praetextatus is a catacomb complex on the left side of the via Appia in the modern-day Appio-Latino quarter of Rome. Its modern entrance is on the via Appia Pignatelli. It is named after its founder or the man who gave the land on which it was built.

I martiri di Pretestato

Analogamente ad altre catacombe, anche in quella di Pretestato sono diversi i martiri e i santi ricordati e celebrati. Abbiamo già menzionato al fatto che nel sopraterra, in due distinte basiliche, venissero commemorati i santi Tiburzio, Valeriano, Massimo e Zenone. Nella spelunca magna poi erano disposte quattro stazioni devozionali, ove erano stati sepolti cinque martiri: il vescovo Urbano, Felicissimo e Agapito diaconi di papa Sisto II, ed i martiri Quirino e Gennaro.

La Notitia ecclesiarum urbis Romae (itinerario per pellegrini, chiamato “itinerario di Salisburgo” perché scoperto in un codice di Salisburgo, conservato alla biblioteca nazionale di Vienna) ci informa dell'esatto percorso seguito dai pellegrini: essi visitavano dapprima la basilica dei santi Tiburzio, Valeriano, Massimo nel sopraterra; scendevano poi nella catacomba per sostare dinanzi alle edicole dei cinque santi ivi sepolti; infine uscivano per visitare la seconda basilica, quella di san Zenone.

Di tutti questi luoghi di culto, ipogei e sub divo, l'unico certamente identificato è quello di Gennaro; degli altri, o non restano più tracce, o non sono ancora stati identificati. L'identificazione del luogo di culto di Gennaro è stato reso possibile dal ritrovamento di frammenti marmorei che, ricomposti, hanno dato origine a una grande lastra con il testo-dedica composto da papa Damaso I: “Beatissimo martyri Ianuario Damasus episcop. fecit”. Curiosa è, inoltre, la storia di un'altra lastra marmorea damasiana dedicata ai santi Felicissimo e Agapito: passata di mano più volte e utilizzata per scopi diversi (anche come base di taglio in un laboratorio di marmi), fu scoperta da Enrico Josi nel 1927, spezzata in tre tronconi, durante i lavori di smantellamento della chiesa di San Nicola dei Cesarini: i tre frammenti erano stati riutilizzati per la pavimentazione della chiesa.

Description

References

  1. (in Italian) "Catacombe di Pretestato". {{cite web}}: Unknown parameter |accesso= ignored (|access-date= suggested) (help); Unknown parameter |editore= ignored (help)

Bibliography (in Italian)

  • Lucrezia Spera (2004). Il complesso di Pretestato sulla Via Appia: storia topografica e monumentale di un insediamento funerario paleocristiano nel suburbio di Roma. Città del Vaticano.
  • Leonella De Santis, Giuseppe Biamonte (1997). Le catacombe di Roma. Roma: Newton & Compton. p. 52.63.
  • Mazzei Barbara, Salvetti Carla (2000). "Il sarcofago attico degli Amorini a Pretestato. Restauro e nuove considerazioni iconografiche". Rivista di Archeologia Cristiana. 76. Città del Vaticano: pontificio istituto di archeologia: 218.
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